IL CAMPANILE DI SAN MARCO PERDE PEZZI
Il campanile di Piazza San Marco, il rinomato salotto buono di Venezia, perde pezzi.
Al momento, comunque, la Procuratoria di San Marco tranquillizza tutti: non ci sarebbe nulla di pericoloso.
Spieghiamo però cosa sta succedendo: il cemento armato del campanile, realizzato all’inizio del Novecento, con i suoi 110 anni compiuti è uno dei più antichi della città. Quando venne ricostruito dopo il crollo del 1902 venne usato del cemento armato per alleggerire il peso della cuspide. Ai tempi, questo materiale era considerato innovativo e resistente. Solo con il passare del tempo sono emersi anche i punti deboli, e questo perché l’anima in ferro del calcestruzzo arrugginisce con gli anni, provocando dei distacchi.
La Procuratoria afferma di voler compiere tutti i necessari accertamenti per intraprendere poi un intervento di consolidamento e preservare il cemento armato. Pertanto è stata recentemente affidata un’indagine specialistica sulle condizioni della cuspide e una dei dati sullo stato di salute del Campanile.
Ma non è stato l’unico provvedimento preso per la manutenzione del campanile. Una dozzina di anni fa le fondazioni della torre erano state potenziate con alcuni inserimenti in titanio, ed erano anche stati installati degli apparecchi per monitorare i movimenti della torre, che però rimasero accesi solo pochi anni. Dopo otto anni, la Procuratoria li ha rimessi in funzione utilizzando dei sensori che dalla base arrivano alla cima.
Ora, come detto, nuovi controlli che serviranno a capire se il campanile più famoso della città avrà bisogno di rifarsi il look.