TRENTINI CHIAMA CASA DAL CARCERE RODEO I
“Alberto Trentini ha chiamato casa. E' la terza telefonata in quasi 11 mesi di detenzione. Ha raccomandato ai genitori di prendersi cura di loro e ha assicurato di essere forte. Ha voluto ringraziare tutte le persone che gli sono state vicine in questi mesi e ha ribadito il suo affetto per i suoi cari". A rendere noto il contenuto della telefonata, la famiglia del cooperante veneziano detenuto da quasi un anno in Venezuela. Trentini arrestato lo scorso 15 novembre in circostanze ancora poco chiare , con l’accusa di terrorismo formulata con ampio ritardo per motivare una detenzione che è apparsa in realtà solo un’azione politica per obbligare i Paesi contrari a legittimare l’insediamento del governo Maduro, tra questi l’Italia. Telefonata, che segue la visita in carcere lo scorso 24 settembre del nostro ambasciatore a Caracas, Giovanni Umberto De Vito e il possibile arrivo a Roma di una delegazione venezuelana, che potrebbe aprire spiragli di speranza. Secondo quanto riferito a seguito della visita in carcere dell’Ambasciatore al ministro degli Esteri Tajani , Trentini sarebbe in buone condizioni, dimagrito ma riceverebbe regolarmente i pasti e avrebbe accesso quotidianamente all’ora d’aria. La famiglia per concludere, ha voluto ringraziare chi sta lavorando da 327 giorni per la scarcerazione di Alberto, questo il lasso di tempo della prigionia di Trentini che attualmente si troverebbe nel Carcere El Rodeo 1 situato a una 30ina di chilometri da dalla capitale venezuelana.