VENEZIA: CROLLO DEMOGRAFICO SENZA FINE
Il dato è sempre più drammatico: il centro storico di Venezia continua a perdere residenti. L’ultimo aggiornamento del sito venessia.com pubblica un numero inquietante: 49 mila abitanti.
A colpire è soprattutto il trend di assoluto picco degli ultimi anni: basti pensare che vent’anni fa, a Venezia, vivevano 64 mila persone.
Ma come detto, ormai, il dato deve essere riaggiornato mese per mese. Nell’estate del 2022 la città storica era scesa per la prima volta sotto quota 50 mila, e alcuni mesi fa vi avevamo raccontato del sorpasso: quello del numero di posti letto per turisti rispetto ai residenti.
E ora il divario continua ad ampliarsi, perché se da un lato in realtà i posti letto per turisti sono più di quelli dichiarati, a causa di un abusivismo dilagante, dall’altro gli abitanti effettivi di Venezia sono meno rispetto al numero di residenti, visto che molti scappano in terraferma.
Il fatto, comunque, è che la tendenza sembra irreversibile: in centro a Venezia, a quanto pare, nessuno vuole vivere più.
E’ il frutto di anni di scelte sbagliate da parte delle amministrazioni che si sono succedute, che non hanno fatto altro che alimentare la monocultura turistica della città, senza guardare ai residenti.
Ed è così, per esempio, che nonostante Venezia sia l’unica città italiana a poter porre un freno agli affitti per turisti (grazie ad un emendamento approvato in Parlamento più di un anno fa) al momento non l’ha ancora fatto.
E allo stesso tempo da anni non si investe sugli alloggi pubblici, che potrebbero essere riqualificati e assegnati alle famiglie a basso reddito. Ha cominciato a farlo, tardivamente, l’amministrazione comunale, stanziando 28 milioni nei prossimi 3 anni per sistemare circa 500 appartamenti.
Se aggiungiamo poi il totale immobilismo – o quasi - su altri fronti (su tutti il moto ondoso, che sta letteralmente distruggendo i muri di sponda della città) ecco spiegato perché a Venezia non ci voglia vivere più nessuno.
E la situazione, giorno dopo giorno, diventa sempre più drammatica. Per uscirne è necessario ripensare la città, tornare a renderla attrattiva, mettere al primo posto i veneziani anziché i turisti. Ma anche così il rischio è che sia già troppo tardi.