VENEZIA, PERCHÉ NON FAI COME IL TRENTINO?
Tremila euro all’anno, per tre anni, per le famiglie che si trasferiranno in uno dei 112 comuni trentini situati in aree periferiche e svantaggiate.
E’ la misura approvata dalla Giunta provinciale di Trento per combattere lo spopolamento, che in diversi borghi trentini da tempo si fa sentire.
Un tema d’attualità anche a Venezia e in particolar modo nel centro storico, che negli ultimi anni sta vivendo una vera e propria moria di residenti.
A fine agosto, per la prima volta, gli abitanti dell’isola sono scesi sotto quota 48 mila, con un saldo negativo di 15 mila abitanti negli ultimi vent’anni.
Un problema di denatalità, ha più volte ribadito il Comune, ma c’è dell’altro. Vivere in centro a Venezia non è più attrattivo come un tempo.
Una città totalmente votata al turismo – e sotto certi aspetti schiava del turismo – dove i servizi sono pressoché assenti. E dove mancano le case pubbliche, a vantaggio di un numero ormai insostenibile di alloggi per turisti.
Ma anche nel mercato privato la soluzione non è migliore: sia nella vendita che nell’affitto, a Venezia si registrano prezzi tra i più elevati d’Italia. E allora perché non lanciare un’iniziativa sulla scia di quanto fatto in Trentino? Agevolazioni a chi decida di vivere in centro storico, lo stesso per i proprietari che scelgano di affittare a famiglie di residenti e non a turisti. Interventi delle istituzioni per far fronte ad eventuali casi di morosità se gli inquilini non riuscissero a pagare l’affitto. Le soluzioni ci sarebbero, quello che manca ancora è il coraggio.