AGGRESSIONI AL PERSONALE SANITARIO, SERVONO RIFORME
VERONA - L’ennesima aggressione ai danni del personale ospedaliero denunciata al pronto soccorso di Borgo Roma riaccende i riflettori su un fenomeno in preoccupante aumento.
Questa volta un trentenne in codice bianco ha intimidito l’infermiere triagista pretendendo di essere visitato immediatamente. Al diniego dell’operatore, l’uomo ha dato in escandescenze: insultandolo, minacciandolo, arrivando a tentare di staccare il pc per tirarglielo addosso prima di essere fermato dalla polizia. L’infermiere sotto schok è stato ricoverato in osservazione. A denunciare quanto accaduto è il sindacato Nursing Up.
Se nel 2020 le aggressioni negli ospedali della nostra regione sono state 220, nel 2024 si è arrivati a 2.595 casi denunciati. E proprio per fermare tale escalation, gli operatori sanitari dei pronto soccorso degli ospedali di San Donà e Portogruaro, in via sperimentale, sono stati dotati di bodycam, apparecchi in grado di registrare audio e video in caso di aggressioni.
Uno strumento di certo utile, ma è indispensabile anche agire sulle cause sociali della violenza, sulla prevenzione culturale e sulla riorganizzazione complessiva del sistema sanitario.