TORTURE E BOTTE DA AGENTI: INDAGINE CHIUSA A VERONA
Tortura, botte e umiliazioni oltre all’uso non giustificato della forza: sono i capi di accusa che hanno colpito alcuni poliziotti della Questura di Verona coinvolti in un’inchiesta sui pestaggi fra le mura della struttura. I presunti maltrattamenti erano nei confronti di indagati, tossicodipendenti o stranieri senza fissa dimora, trattenuti in custodia dai poliziotti.
In queste ore la Procura della Repubblica di Verona ha depositato l'atto di conclusione delle indagini nei confronti di 18 agenti della Questura. Si tratta dell'esito finale dell'indagine che aveva portato nel giugno 2023 all'arresto di cinque poliziotti delle Volanti, reputati il gruppo responsabile dei pestaggi in Questura, e al coinvolgimento di una ventina che avrebbero "chiuso gli occhi" di fronte alle violenze.
Il numero dei poliziotti indagati per botte e umiliazioni è stato dunque ridotto: sono stati esclusi dall’elenco due agenti la cui posizione, come quella di un altro collega, è mutata e preluderebbe all'archiviazione. Altri 5 poi sarebbero usciti di scena.
Il quadro accusatorio per chi è rimasto resta comunque invariato così come gli addebiti che vanno dalla tortura alle lesioni, dal falso in atto pubblico all’abuso del ruolo che gli agenti rivestivano e per molti di loro era stata chiesta la sospensione dal servizio, misura in parte accolta, per alcuni annullata o ridotta in appello dal Riesame.