VIOLENZE PERCHÈ È OMOSESSUALE, FARÀ VOLONTARIATO
VERONA - Ha più volte mortificato, offeso, picchiato e minacciato il figlio della ormai ex moglie, avuto da una precedente relazione, l’uomo che ora dovrà prodigarsi in lavori socialmente utili per 1.084 ore.
E’ questa la pena che dovrà scontare dopo il patteggiamento di due anni.
Un inferno quello vissuto dal giovane e dalla madre iniziato nel 2018. Frequentemente l’uomo se la prendeva con il ragazzo per il suo orientamento sessuale, lo chiamava “Zecca” e lo minacciava che l’avrebbe accoltellato quando meno se lo aspettava. Alla violenza verbale aveva seguito quella fisica. Nel 2020, sotto l’effetto dell’alcol, l’uomo afferrò il giovane per la maglia e le braccia e lo spinse contro la ringhiera con l’intento di farlo cadere nella tromba delle scale, prendendosela poi con la moglie, intervenuta in difesa del figlio. Nel settembre 2023 l’episodio più grave: ancora una volta, tra offese e minacce, l’uomo afferrò il giovane per i capelli facendogli sbattere la testa contro il termosifone e poi contro i gradini delle scale. La donna chiamò i carabinieri. L’uomo fu allontanato da casa, ma pochi giorni dopo vi tornò cercando di forzare la porta e minacciando madre e figlio. Fu allora disposto il divieto di avvicinamento, che l’uomo non rispettò nel 2024. Finì così in carcere. In agosto ai domiciliari e in novembre acconsentì a portare il braccialetto elettronico. Ora, concluso il percorso psicologico e risarcite le persone offese, il giudice ha sostituito la pena con le ore di volontariato.