Cittadella si è fermata. Alle 10 del mattino di giovedì 21 luglio nel Duomo della città murata, l’intera comunità si è ritrovata per l’ultimo saluto a Erica Campagnaro e Davide Miotti, i due coniugi morti nella tragedia della Marmolada lo scorso 3 luglio. Il distacco di parte del ghiacciaio, un fiume di detriti e ghiaccio di circa 200 metri che travolge tutto senza lasciare scampo a 11 alpinisti per un chilometro e mezzo a circa 300km all’ora. Una tragedia che ha toccato e sconvolto davvero tutti. Da quel giorno, vivere la montagna assume un sapore diverso nel ricordo di chi ha tanto amato e pagato a caro prezzo il senso di libertà che le montagne donano. Dopo le indagini eseguite dal Ris di Parma e il nullaosta della Procura di Trento, le salme di Erica e Davide sono tornate a finalmente casa, nella loro Cittadella. Mercoledì 20 luglio, in serata, la camera ardente nella chiesetta del cimitero, il giorno seguente è lutto cittadino voluto dal Sindaco Luca Pierobon. Il Duomo è gremito parenti, istituzioni e i molti amici del Cai. Davanti alle due bare bianche, con la voce rotta prende forma il dolore che anima il cuore dei presenti. Pensieri che mostrano l’intenso legame con Cittadella, parole struggenti per Erica e Davide ma anche per infondere forza e coraggio a quei due ragazzi, Karen e Ettore rispettivamente di 24 e 16 anni che non potranno più riabbracciare i loro genitori. In loro aiuto è ancora attiva una raccolta fondi che grazie a 1.350 donatori, al momento ha raccolto 76mila euro.
Servizio di EMILIANO SCHINCAGLIA