Se la scorsa estate le famiglie italiane hanno dovuto fare i conti con il caro energia, quest’anno invece a minacciare le vacanze estive saranno l’inflazione e la speculazione sui prezzi dovuta alla ripartenza a pieno regime del turismo. Secondo Federconsumatori, si stima un rincaro di circa 800€ per una “vacanza tipo” di una settimana, in crociera, al mare, o in montagna, per una famiglia di 4 persone.
I vacanzieri dovranno quindi rinunciare a qualche giorno di vacanza, o ripensare le proprie abitudini di viaggio. I dati rivelano infatti aumenti fino al 45% sui biglietti aerei, e anche viaggiare in treno è più costoso del 10% circa. Dall’altro lato però risulterebbe meno costoso rispetto allo scorso anno viaggiare in auto, grazie alla diminuzione dei prezzi del carburante, e in traghetto. Aumenti anche per quanto riguarda il prezzo degli alloggi, che per il settore alberghiero sono stimati all’8%. Molto di più invece per gli affitti brevi, che potrebbero raggiungere aumenti di prezzo fino al 30%.
Ciononostante, sembra che la maggior parte degli italiani non rinuncerà alle vacanze estive. Si stima infatti che la percentuale di italiani che farà almeno un viaggio di vacanza nel 2023 raggiungerà il numero record dell’82%.
