VENEZIA – Il fatto che Matteo Renzi abbia scelto il Veneto per la sua prima uscita da premier viene visto dal presidente della Regione, Luca Zaia, come ''un doveroso tributo alla periferia dell'impero che paga quelle tasse che poi servono a tutto lo Stato, cosciente delle seicentomila imprese venete, linfa vitale di un Paese di cui pagano i conti prodotti da tanti''. ''Ci restano – ha aggiunto, riguardo alla visita di ieri – un sacco di parole, progetti e programmi che adesso dovranno però essere realizzati, pensando al fatto che noi paghiamo le tasse, che abbiamo tanti disoccupati o che i lavoratori dell'Electrolux aspettano ancora di essere sentiti, con i 21 miliardi che versiamo anche quest'anno a Roma che servono per far fronte agli sprechi di altri''. ''Da ieri – ha aggiunto Zaia riguardo alla questione fiscale -, non ci sono rimaste informazioni circostanziate sul come, cosa, dove, quando e perché sarà fatta.
Io, la mia proposta l'ho avanzata: si ragioni sulla questione del sud, sulle comunità che, se fossero imprese private, sarebbero già fallite, sul fatto che se tutti fossero virtuosi come noi, si recupererebbero trenta miliardi ogni anno. Se si vuole riformare il fisco, si parta da qui''.
GOVERNO: ZAIA, DOVEROSO TRIBUTO A PERIFERIA IMPERO CHE PAGA

27 Febbraio 2014
13:11