“L’acqua volano per l’ambiente naturale per l’habitat di merli, usignoli e passeri nella gronda lagunare”: è il nome del Progetto Collettivo realizzato dal Consorzio di bonifica Baccaglione per creare habitat adatti a favorire la biodiversità nelle zone rurali del padovano.
Il Consorzio, già attivo nella lotta al cambiamento climatico e nel miglioramento del paesaggio, è stato affiancato nell’iniziativa da dieci aziende agricole partner, dalle Organizzazioni Professionali Agricole di Padova e Venezia e dall’Università di Padova rappresentata dal professor Maurizio Borin, direttore del Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse naturali e Ambienti.
Gli obbiettivi del progetto puntano al miglioramento della salubrità dell’aria, ad aumentare la funzione drenante del terreno e alla creazione di ambienti in cui le aziende agricole possono avere vantaggio attraverso l’utilizzo di colture no-food. Il raggiungimento di questi risultati è stato possibile grazie all’apertura di una bando regionale, PSR Veneto 2014-2020, il quale ha dato la possibilità di piantare circa 15000 alberi, circa 175000 specie erbacee e l’introduzione di circa 230 nidi. Tutto il materiale impiegato è stato messo a disposizione dal Centro Biodiversità Vegetale e Fuori Foresta di Montecchio Precalcino.
Grande è la soddisfazione del presidente del Consorzio di bonifica Baccaglione, Paolo Feraresso, il quale, oltre che a ringraziare tutti i tecnici che hanno preso parte al progetto, ribadisce l’importanza della lotta al cambiamento climatico, la quale dovrebbe essere condivisa da tutti. Anche l’assessore Regionale, Giuseppe Pan, si è congratulato con Feraresso per aver pensato e portato a termine un progetto simile e per l’importanza che viene data ai temi ambientali all’interno delle attività del Consorzio di bonifica di Baccaglione.