Sono 11 le persone fermate, tutte di etnia sinti, dalla Guardia di Finanza di Padova dopo una delicata indagine nata dalla denuncia di un sacerdote: sei persone sono finite in carcere, 4 sono state colpite da divieto di dimora in Veneto e una da obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, perchè fortemente indiziati dei reati di circonvenzione di incapace, tentata estorsione atti persecutori e violazione di domicilio.
I sinti avevano preso di mira un anziano sacerdote padovano, presidente e fondatore di una nota associazione di volontariato: le indagini hanno evidenziato reiterate e insistenti richieste di denaro da parte degli indagati, che sono riusciti ad ottenere elargizioni, nell’arco di due anni, per oltre 370 mila euro, in contanti o mediante la ricarica di carte prepagate. Gli indagati avevano sistematicamente manifestato al prete esigenze e stati di bisogno (ad esempio: disgrazie familiari, incidenti, vicissitudini giudiziarie ecc) del tutto inesistenti, non mancando di promettere invano la restituzione delle somme ricevute. Le continue e pressanti richieste di denaro, sia presso la sede dell’associazione in presenza del prelato sia mediante l’effettuazione di circa 14.000 telefonate nell’intervallo temporale compreso tra i mesi di luglio 2018 e luglio 2020, hanno trascinato la persona offesa in un perdurante stato di ansia. Dopo la presentazione della denuncia-querela da parte del sacerdote, gli indagati hanno quindi iniziato a formulare vere e proprie minacce, ivi compresa la prospettazione di gesti di autolesionismo.
MINACCE ED ESTORSIONI AL SACERDOTE,FERMATI 11 SINTI

18 Maggio 2021
11:09