Padova torna a conoscere il sangue sulle proprie strade.
Questa volta la tragedia ha colpito un ragazzo di 17 anni a bordo della sua Yamaha 125, schiantatosi violentemente contro un furgone in via Chiesanuova, all’incrocio con via Cesalpino.
Per Pergiorgio Cesarato, nonostante i lunghi tentativi di rianimazione da parte del Suem 118, non c’è stato nulla da fare.
Un dramma che torna a far parlare di sicurezza stradale, anche in città, lungo le direttrici principali quanto all’interno dei quartieri stessi.
LA SICUREZZA STRADALE
Secondo il Piano Comunale per la Sicurezza Stradale, presentato lo scorso dicembre, le zone a maggiore incidentalità di Padova sono la Stanga, via Reni e Aspetti all’Arcella, via Chiesanuova e la zona del Bassanello. Tutti snodi importanti per il traffico della città.
Ci sono poi specifici punti in cui si nota una elevatissima frequenza di sinistri, in primis rotonda della Stanga, corso del Popolo, ponte di Voltabarozzo, corso Australia, davanti al Teatro Geox.
Nonostante i progressi fatti negli anni, Padova mostra ancora faglie nella sicurezza stradale, un cruccio a cui si sta cercando in ogni modo di porre rimedio.
La riduzione del rischio si consegue in tre modi: interventi di repressione, come la posa di autovelox e t-red, infrastrutturali, ossia attrezzando meglio le vie cittadine, oppure di viabilità nei quartieri, riducendo il limite massimo da 50 a 30 chilometri all’ora.
Oltre a nuovi limiti dossi e segnaletica contribuiscono ad abbassare il rischio di incidente nelle vie del capoluogo.
In generale, comunque, l’attenzione personale deve sempre rimanere alta. Mettersi alla guida, soprattutto in una città trafficata come Padova, è una grande responsabilità.
Intervista ad Andrea Ragona – Assessore alla Viabilità, Comune di Padova