Cercasi erede dei mostri sacri del recente passato. A due giorni dalla partenza ufficiale della nuvoa avventura granata in Coppa Italia, con l'arrivo del Monza fissato per il secondo turno al Tombolato sabato alle in gara secca ore 18.00, c'è grande attesa per il debutto stagionale del nuovo Cittadella. Una squadra che, dopo sei anni di gestione Venturato, si ritroverà innanzitutto alla prima assoluta sotto la guida di Edoardo Gorini. Ma soprattutto, dal punto di vista strettamente di organico, una squadra che si presenta ai nastri di partenza della nuova stagione sportiva con un reparto offensivo quasi del tutto rinnovato.
L'estate è stata ricca di colpi di scena, dal centrocampo in su. E c'è molta curiosità, per capire come Gorini assortirà una squadra che in mezzo al campo, dopo anni di stabilità, non vedrà più Iori e Proia, e che in attacco ha visto un poderoso rinnovamento. Tra gli uomini scelti quest'anno da Stefano Marchetti, rimane da capire se il Cittadella avrà trovato l'erede di Davide Diaw. Dopo la punta friulana, presa per pochi spiccioli dall'Entella e rivenduta a peso d'oro al Pordenone, gli attaccanti che si sono succeduti non sono riusciti del tutto a ripeterne le gesta. Ci ha provato Baldini, arirvato nel gennaio scorso e messosi in mostra sopratutto con la tripletta – casualità – proprio al Monza, nell'ultima semifinale playoff. Impressioni che andranno tuttavia confermate a partire da adesso in poi. Rimangono a disposizione anche Beretta e Tavernelli, mentre tutti gli altri sono volti nuovi e c'è curiosità anche solo per capire come Gorini deciderà di assortirli. Salutati in un colpo solo Tsadjout, Rosafio e Ogunseye, siono sbarcati Tounkara, Okwonkwo, Cuppone e Antenucci, uno più giovane dell'altro. Contro il Monza, si avranno le prime impressioni. la missione dichiarata, in ogni caso, rimane quella di provare a stupire.
