ALMALAUREA:I LAUREATI IN UNIPD SONO I PIÙ RICHIESTI

16 Giugno 2022 12:09

L’Università degli Studi di Padova forma i laureati più richiesti dal mondo del lavoro in Italia: lo afferma il rapporto Almalaurea 2022 sul profilo e l’occupazione dei laureati negli atenei italiani. Sono i dati a confermarlo, con un tasso di occupazione del 77,7% per i laureati di secondo livello a Padova ad un anno dal conseguimento del titolo, superiore di 3 punti percentuali rispetto alla media dei laureati in tutti gli altri atenei italiani, dato che vale allo stesso modo per il tasso di occupazione a 5 anni dalla laurea, che vede un 91,3% contro un 88,5% del dato nazionale.

Ad affermarlo è anche Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova, che evidenzia il duro lavoro attuato per ampliare l’offerta didattica seguendo le esigenze reali del mercato del lavoro in continuo mutamento e la grande soddisfazione che gli studenti e studentesse riportano dell’esperienza accademica. Tra i 13.726 studenti e studentesse laureati nel 2021 a Padova, l’83,3% si è dichiarato soddisfatto del rapporto con i docenti, figure ritenute essenziali per la trasmissione del sapere; l’82,4% ritiene che il carico di studio richiesto sia adeguato, l’84,5% dei fruitori ritiene che le aule studio siano appropriate, mentre il 90,6% si dichiara complessivamente soddisfatto dell’esperienza universitaria che ha vissuto a Padova.

L’offerta formativa è quindi ampiamente apprezzata non solo dagli studenti padovani e veneti, ma anche da studenti fuori regione e fuori nazione. Sono il 4,4% del totale i laureati con cittadinanza estera e il 22,9% proveniente da fuori regione, dati che confermano l’attrattiva del secondo polo universitario più antico d’Italia, che ha festeggiato quest’anno i suoi 800 anni di attività.

I vantaggi riguardano anche la retribuzione media netta, che vede i laureati nell’ ateneo patavino guadagnare in media 1.442 euro ad un anno dalla laurea contro i 1.407 della media nazionale, anche se a 5 anni si registra un leggera flessione di 1.623 euro rispetto i 1.635 nazionali.

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