SICCITÀ: I CAMPI VENETI HANNO SETE

16 Luglio 2022 15:50

L’arrivo di Apocalisse, caldo africano che innalzerà a partire dai prossimi giorni le temperature in buona parte dell’Europa, previste fiammate anche di 40°c , peggiora le sorti del comparto agricolo già alle prese con una situazione drammatica. Scarse piogge, livelli fluviali ai minimi storici, nel territorio padovano due grandinate causa della perdita di oltre il 40% del raccolto. In molte realtà agricole il mais mostra problemi di crescita per la scarsa irrigazione, la soia come per il precedente caso è in forte stress idrico. Si è arrivati in alcune Regioni italiane al mercato nero delle forniture dell’acqua con prelievi abusivi da idranti pubblici o con deviazioni e pescaggi da fiumi e torrenti. Uno scenario apocalittico proprio come il fronte di caldo. I danni superano ormai il mezzo milione di euro nel padovano ma al rischio di perdita di fatturato si somma la difficoltà per gli allevatori nel reperire cibo per gli animali data la scarsità di scorte di mais, erba medica, soia e con la guerra in Ucraina granaio d’Europa che impedisce rifornimenti . Occorre sommare alla situazione anche gli elevati costi per la produzione sostenuti dal comparto: elettricità, carburanti , materie plastiche tutto ormai ha raggiunto costi elevati. Lo scenario come in passato per altri accadimenti porterà ad un inevitabile scrematura del numero di realtà agricole e degli allevamenti. Triste a dirsi perché così facendo si spegne un mondo, quello delle campagne, da poco riscoperto dai nostri giovani. Il modo di utilizzare l’acqua va ripensato così ciò che si sceglie di coltivare ma soprattutto l’intera rete idrica nazionale deve essere modernizzata , troppa ancora la dispersione idrica sommata alla scarsa raccolta di acque piovane.

L'intervista a: FRANCO ZECCHINATO Presidente Cooperativa Agrobiologica El Tamiso Padova 

Servizio di EMILIANO SCHINCAGLIA

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