L’Italia si prepara al voto. La data prescelta sarà il 25 settembre, tredici giorni dopo l’avvio dell’anno scolastico 2022/23 e con la possibile ripresa a pieno regime della campagna vaccinale. Al via per il mondo della politica la campagna elettorale in piena estate con non poche difficoltà. Un quadro di incertezza che preoccupa fortemente i nostri artigiani, nonostante il Governo Draghi sia tecnicamente ancora in carica “per il disbrigo gli affari correnti” fino alla formazione di un nuovo esecutivo. Da uno studio effettuato da Confartigianato , la crisi in atto costerà alle imprese padovane oltre 938 milioni di euro. L’impatto dell’instabilità a cui si aggiungono le ricadute della guerra Russo Ucraina che dura ormai da 150 giorni, principalmente tocca 8 capitoli che creano ansia e insicurezza nel tessuto artigianale locale: 5mila lavoratori della piccola media impresa sono a rischio, possibile calo degli investimenti pari a 94 milioni, a rischio gli interventi per il caro energia per le famiglie e imprese per circa 208milioni di euro, 74milioni in meno di effetto espansivo della legge di bilancio 2023, a rischio anche la riduzione della pressione fiscale per oltre 68 milioni. Occhi puntati sul completamento dei finanziamenti del Pnrr per il completo raggiungimento degli obbiettivi, a rischio 337milioni di finanziamenti UE e il blocco dei crediti fiscali per il bonus edilizia che peserebbe alle imprese padovane per 98milioni di euro.
L’intervista a MASSIMO RUFFA Confartigianato Imprese Padova
Servizio di EMILIANO SCHINCAGLIA