Prima i due anni all’insegna della pandemia, con il lockdown e la difficile ripresa. Poi, lo scoppio del conflitto in Ucraina e le ricadute sul piano energetico ed economico.
Sono mesi complicati per le imprese venete, e le prospettive sono tutt’altro che rosee. Anzi, a complicare il quadro ci si mette pure l’ulteriore aumento del prezzo di riferimento per l’energia elettrica, scattato con il mese di ottobre, che ha fatto salire di più del 120% la spesa per l’elettricità nel corso dell’ultimo anno.
Ecco perché, a detta degli stessi imprenditori, una vera transizione non è più rimandabile.
Un monito chiaro e deciso, però, arriva anche da chi gli imprenditori li presidente, Leopoldo Destro di Assindustria Venetocentro. Che chiede interventi rapidi all’Europa, consapevole che la situazione vada affrontata dalle più alte sfere di governo.