Per i pensionati veneti, circa un milione e 300mila persone, il 2023 riserva un boccata d’ossigeno grazie alla rivalutazione degli assegni previdenziali. A partire da gennaio , la pensione mensile sarà più ricca grazie all’aumento medio di 100 euro sull’assegno previdenziale loro che in Veneto si aggira attorno ai 1.535 euro.
La rivalutazione permetterà ai pensionati di godere di una mensilità aggiuntiva finalizzata a tutelare il reddito eroso dall’inflazione record dell’anno in corso, sul fronte delle bollette e del carrello della spesa.
Un provvedimento vantaggioso per tutti i pensionati, che però non abolisce il divario di genere: agli uomini, che in media percepiscono 1.825 euro lordi mensili, spetta un incremento di 133 euro lordi, che al netto corrispondono a circa 105 euro; mentre alle donne è destinato un surplus rispetto al 2022 di circa 92 euro lordi, corrispondenti a 75 euro netti.
Anche al livello territoriale non mancano le differenze: Venezia ha gli assegni previdenziali medi più alti della regione ed i suoi pensionati godranno di un aumento pari a poco più di 100 euro netti al mese, mentre quelli residenti a Rovigo, dove la pensione media è la più bassa del veneto, percepiranno meno di 90 euro netti aggiuntivi sull’assegno mensile.