Ci sono voluti 30 anni per assicurare alla Giustizia Matteo Messina Denaro ormai al 4° giorno di reclusione nel super carcere, le Costarelle dell’Aquila. Casa Circondariale che ospita 12 donne e 160 uomini, come lui sottoposti al regime del 41 bis. Tra i nomi di spicco Nadia Lioce, delle nuove Br condannata all'ergastolo per l’uccisione di D'Antona e Biagi, Filippo Graviano, condannato all'ergastolo per essere stato uno dei mandanti delle stragi del '92 e del '93 e per l'omicidio di don Pino Puglisi o il boss palermitano Carlo Greco, reggente del mandamento di Santa Maria del Gesù ma anche Felice Maniero , Cutolo, Riina, Schiavone. Una fitta rete di complici e connivenze ha permesso al Boss del trapanese di vivere per anni alla luce del giorno indisturbato. E mentre gli inquirenti stanno risalendo ai vari nascondigli, che giorno dopo giorno spuntano a Campobello di Mazara evidenziando la grande rete di favori di cui Denaro godeva, l’opinione pubblica commenta il trattamento riservato sia al moneto dell’arresto, il Boss appare senza manette scortato a braccia dai Militari dell’Arma che successivamente con la celere organizzazione e realizzazione di un’area in Casa Circondariale, per le cure di natura oncologica di cui Denaro necessita. Ecco quindi levarsi nel territorio abruzzese e in lungo e in largo per lo Stivale, la rabbia di familiari e pazienti in attesa delle medesime cure in lista d’attesa o in continua trasferta presso strutture Sanitarie. E’ però doveroso ricordare che la Carta dei diritti e dei doveri dei detenuti e degli internati, regolamento recante norme sull’ordinamento penitenziario e sulle misure privative e limitative della libertà, riporta tra le sue pagine l’obbligo da parte dello Stato di salvaguardare il diritto alla salute a ogni detenuto o internato, l’erogazione delle prestazioni di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, previste nei livelli essenziali e uniformi di assistenza.
Verrebbe però da aggiungere che come tutti i malati in Italia anche Denaro non dovrebbe godere di trattamenti speciali e potrebbe mettersi in lista d’attesa.
Servizio di EMILIANO SCHINCAGLIA