La scuola italiana è sempre più multietnica. In alcuni plessi scolastici del padovano, possiamo trovare la presenza nelle aule di studenti provenienti da almeno 6 differenti Paesi stranieri. Le principali origini sono; Nord Africa, Africa Subsahariana, Est Europa a cui ora si è aggiunta la presenza di studenti in fuga dal conflitto ucraino. Questi giovani, spesso minorenni, scappano dalla miseria, da orrori vissuti nei paesi d’origine o in alcuni casi hanno dovuto più semplicemente affrontare un grande cambiamento adattandosi ai nostri standard di vita. Tutte situazioni che lasciano segni indelebili dal punto di vista psicologico ma sembra siano comunque professionalmente gestite dai nostri docenti che sempre più devono fare i conti con la crescente mescolanza etnica di cui è composta la nostra società, affrontando; complesse situazioni, gestendo gli inserimenti ma cercando sempre di non penalizzare con ritardi sul programma gli studenti italiani. Principale scoglio per chi insegna è la lingua, così differente ma fondamentale nell’apprendimento e nei percorsi di inserimento dei ragazzi. E’ un quadro davvero complesso in cui operare, di grande responsabilità che non può e non deve essere addossato esclusivamente agli insegnati italiani.
L’intervista a: FABIO ROCCO Maestro VII Istituto Comprensivo di Padova
Servizio di EMILIANO SCHINCAGLIA