QUARTA LINEA TERMOVALORIZZATRORE, LAVORI AL VIA

16 Marzo 2023 18:15

La quarta linea del termovalorizzatore di San Lazzaro che va a sostituire le due ormai obsolete rimane un'opera molto discussa ma anche strategica per l'intero piano rifiuti del Veneto. Vedrà la luce entro il 2026 e quest’anno partiranno i lavori.

 

È un impianto strategico non solo per Padova ma per l’intero Veneto allo scopo di smaltire il rifiuto indifferenziato urbano, un impianto che con parere favorevole della Regione verrà ammodernato entro il 2026.

Il Termovalorizzatore di San Lazzaro è oggi dotato di tre linee, due delle quali risalenti al 1960 e al 1962, riadattate nel corso degli anni ma ormai obsolete. La terza linea è quella più recente essendo stata inaugurata nel 2010. Oggi la discussone si concentra su una quarta linea più performante che andrebbe a sostituire la numero uno e due: entro il 2023 partiranno i lavori per la sua realizzazione.

Secondo quanto appreso da Hera Ambiente, l’implementazione comporterà un innalzamento delle performance ambientali dell’impianto con la produzione del 70 % di energia elettrica in più; le emissioni potrebbero essere ridotte del 60 percento con una minore produzione di polveri da portare a smaltimento; inoltre la quarta linea porterebbe ad una maggiore continuità di esercizio e quindi minori necessità di avviamenti a freddo e inferiori consumi di metano.

La quarta linea è stata molto dibattuta e lo stesso Comune di Padova si era espresso contro la sua realizzazione. Uno dei grandi nodi del progetto era la possibile eliminazione di fanghi contenenti Pfas che alla fine è stata negata.

La Regione Veneto però è andata avanti ponendo dei taselli imprescindibili: le potenzialità di trattamento vengono ridotte (da 245 mila tonnellate a 219 mila), si abbassano ulteriormente le emissioni in atmosfera anche rispetto alle BAT (migliori tecniche disponibili) di derivazione europea, si devono migliorare

Il punto fermo del Comune è la volontà di non concentrare su Padova lo smaltimento dei rifiuti di tutta la Regione. E poi c’è anche la posizione delle associazioni ambientaliste a cui il gruppo TV7 darà voce.

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