LA RETE APRE IL MONDO DELL’AZZARDO AI GIOVANISSIMI

17 Marzo 2023 14:16

La pandemia ha mutato enormemente il quadro di riferimento del gioco d'azzardo. Nel 2022, i giochi sono tornati a correre, e anche se per l'Erario l'incasso sarà ancora leggermente inferiore al 2019, tornerà a schizzare verso l'alto rispetto al 2021, con un incremento del gettito del 22%.

Rispetto a tre anni fa, però, quello che cambia è la distribuzione della spesa: nei punti vendita si è registrato un calo complessivo del 9% circa, soprattutto perchè slot e videolottery hanno perso addirittura il 17%. La ripresa del settore è trainata dall'online, dove la spesa raddoppia nel giro di tre anni da 1,8 a 3,7 miliardi di euro. E questo, per lo Stato diventerà a breve un enorme problema. La tassazione pubblica, infatti, sfiora il 30% per il gioco fisico, ma è limitata ad un gettito del 3% per l'azzardo online: se nella delega fiscale verrà sancito il principio dell'invarianza di gettito, gli esperti temono che il gioco nei prossimi anni si farà sempre più aggressivo per mantenere gli stessi introiti.

La crescita del gioco online, però, ha provocato anche un secondo campanello d'allarme: quello dell'utilizzo da parte dei giovanissimi. Nei punti fisici è vietato l'ingresso ai minorenni, ma secondo il rapporto della Commissione Antimafia, presentato martedì scorso a Roma, più del 30% delle sanzioni staccate nelle sale slot si riferiva proprio alla presenza di minorenni. Quel che è peggio, è che nel mondo della rete, per i giovanissimi è ancora più semplice puntare, giocare, e magari persino rovinarsi.

(GIOVANNI ENDRIZZI – già Senatore M5S e membro Commissione d’inchiesta parlamentare)

Il quadro sempre più preoccupante emerge dell'ultimo report dell’Espad, l'ente europeo che monitora l'andamento di alcol e droghe tra i giovani. I minorenni italiani, nella fascia di età 15-16 anni, sono secondi solo ai coetanei greci e ciprioti per utilizzo di giochi, e parliamo di quelli legali e gestiti in concessione proprio da chi dovrebbe assicurare adeguata vigilanza che i minori non giochino. Tra i giovani spopolano soprattutto scommesse sportive e Gratta & Vinci, e i 15-16enni italiani giocano assai più della media dei loro coetanei europei: il 32%, uno studente italiano su tre, contro una media europea del 22%, ha giocato d’azzardo almeno una volta nell’ultimo anno. E tra chi gioca d’azzardo, si riscontra pure un’incidenza superiore di utilizzo di alcol e sostanze stupefacenti.

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