Coldiretti vince la battaglia contro il cibo sintetico. Il Consiglio dei Ministri martedì 28 marzo attraverso un disegno di legge, ha messo nero su bianco vietando la produzione e l’immissione sul mercato italiano di alimenti e mangimi sintetici. Un pensiero in meno per la nostra salute, il DL reca anche la firma del Ministro della Salute Orazio Schillaci e una maggior garanzia per l’export agro alimentare nazionale che nel 2022 ha toccato i 60,7 miliardi e la sua filiera nazionale vale 580 miliardi e per il padovano 350 milioni di euro. Miele, latte e i suoi derivati, salmone, solo alcuni degli alimenti facilmente riproducibili. Esistono ormai da anni multinazionali specializzate nella riproduzione in “provetta” di cibo. Scintilla che ha dato animo alla battaglia, il via libera nel 2022 della Food and Drug Administration, ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, alla produzione di carni e salumi realizzate con cellule staminali di animali riprodotte attraverso un bioreattore. Molti tra noi sono cresciuti grazie al latte in polvere, per questo dobbiamo chinare il capo e accettare riproduzioni come un finto Grana Padano, un San Daniele sintetico, solo per fare alcuni esempi. Un miele realizzato attraverso sciroppo di mais o di zucchero, additivi e coloranti alimentari eviterà lo sfruttamento delle api ma quanto può essere sano e nutriente?
L’intervista a: GIOVANNI RONCALLI Direttore Coldiretti Padova
Servizio di EMILIANO SCHINCAGLIA