La Lega, tutta, si è radunata e ha popolato come ogni anno il pratone di Pontida. In seimila militanti sono partiti dal solo Veneto con 47 pullman per raggiungere la provincia bergamasca e ribadire che la Lega c'è. Un appuntamento immancabile per i fedelissimi che da qualche tempo appaiono divisi tra chi punta il dito contro la regia romana e chi invece sta bene così. Sullo sfondo le incomprensioni tra nordisti e salviniani che agitano il partito e la presenza a Pontida della leader francese di estrema destra Marine Le Pen non ha di certo agevolato l’unione. Ne sono un esempio i tre assessori regionali veneti Caner, Marcato e Bottacin che hanno partecipato all’evento ma tra i militanti, non sul palco dove il resto della Giunta targata Zaia ha srotolato la bandierona del Leone di San Marco. Zaia ha però rassicurato che assessori in partenza dalla sua Giunta non ce ne sono.
Nel discorso sul palco Luca Zaia ha dedicato ampio spazio all’autonomia, riforma per cui ha ringraziato il ministro Calderoli.