CRISI ABITATIVA: QUASI MILLE STUDENTI SENZA CASA
Anno nuovo, vita vecchia. Alla vigilia del nuovo anno accademico a Padova, non si è ancora risolta l’emergenza abitativa per gli studenti fuori sede. Anzi: sono 983, all’inizio di questo nuovo anno, gli studenti idonei non beneficiari, cioè coloro che – per requisiti di reddito, merito e distanza dalla residenza – avrebbero diritto ad un alloggio pubblico, ma per mancanza di spazi devono, come tutti gli altri, ripiegare su alloggi privati ad un costo d’affitto ovviamente superiore.
Un anno fa erano più di un migliaio, due anni fa addirittura 2600 in tutta la regione: gli investimenti in diritto allo studio e in strutture di accoglienza per ora sono riusciti a limitare il problema, ma non certo a risolverlo.
L’anno scorso, a metà semestre, l’Università di Padova si era persino impegnata a garantire a tutti gli idonei non beneficiari l’evasione delle borse di studio non coperte, elargendo i fondi necessari grazie a quelli arrivati dal PNRR, ma già allora si sapeva che sarebbe stata una soluzione tampone, che infatti oggi si è puntualmente ripresentata.
Gli studentati pubblici non sono sufficienti a soddisfare tutte le richieste, che ogni anno continuano ad aumentare a causa del crescente afflusso di iscritti.
I tagli della Regione Veneto e il dirottamento dei fondi del PNRR da parte del governo, sono ora le cause principali di questa situazione, denunciano oggi gli studenti di UDU Padova, che tornano a sottolineare la crisi che non garantisce il diritto allo studio.
C’è necessità di un piano strutturale, sostengono i ragazzi, sia regionale che nazionale. Un piano che garantisca un’accoglienza a tutti gli aventi diritto, e una battaglia che verrà portata avanti durante questo autunno di mobilitazione dall’associazione studentesca.