LA RICHIESTA DEL PM: "ERGASTOLO PER ERIK ZORZI"
Il pubblico ministero ha chiesto l'ergastolo per Erik Zorzi, l'uomo a processo a Padova con l'accusa di aver ucciso l'ex moglie Nicoleta Rotaru, la notte del 2 agosto del 2023 nella sua casa di Abano Terme, e di aver orchestrato una messinscena per far pensare ad un suicidio della donna.
La pubblica accusa, al termine della requisitoria pronunciata nella mattina di mercoledì 10 settembre davanti alla corte d'assise del Tribunale di Padova, ha chiesto il massimo della pena per l'uomo oggi 42enne, e ha anche chiesto ai giudici che a lui venga tolta la potestà genitoriale nei confronti delle figlie di 9 e 12 anni. La sentenza di primo grado è attesa per l'udienza del prossimo 29 settembre.
Era l'estate del 2023 quando i Carabinieri erano arrivati nella casa di Nicoleta, ad Abano terme, ritrovandola senza vita, chiusa in bagno con una cintura intorno al collo. I due coniugi non vivevano più insieme da tempo, ed Erik Zorzi era geloso del nuovo compagno di lei. All'inizio, tutto faceva pensare ad un suicidio, e anche gli inquirenti non avevano elementi per ipotizzare altri scenari. Poi, però, alcuni audio ritrovati nel cellulare della donna avevano fatto cambiare completamente il quadro: lei aveva registrato i litigi con l'ex marito, persino l'ultima discussione prima della fatale aggressione. Tanto che nella primavera del 2024, Zorzi venne formalmente accusato di omicidio. Per l'accusa, avrebbe strangolato la ex moglie e poi l'avrebbe adagiata in bagno, con una cintura al collo, inscenando il suo suicidio e chiamando il 118. Non sapeva però che anche quella notte Nicoleta stava registrando tutto: oltre mille ore di registrazioni, tutte agli atti del processo, compresa quella fatale.
Dopo la requisitoria del pm, il dibattimento in corte d'assise si conclude con le richieste delle parti civili e poi le arringhe finali degli avvocati difensori dell'imputato. A fine mese, arriverà la sentenza.
