PIAZZA SALVEMINI, IL COMUNE: "SOLO UN CANCELLO"

Una recinzione contro il degrado, o forse no. Stanno facendo discutere le immagini scattate a Piazza Salvemini, a Padova. Un luogo tristemente noto in città per episodi di spaccio e delinquenza, ma anche ritrovo per i senza fissa dimora. E a testimoniarlo sono i numerosi, periodici blitz da parte delle Forze dell’Ordine.

Un vero e proprio buco nero in città a due passi dal centro e di fianco a un’altra area oggetto di attenzione: l’ex Pp1 su cui sorgerà in futuro uno studentato.

Un futuro già scritto per il Pp1 e forse anche per Piazza Salvemini, soprattutto dopo l’accordo della scorsa settimana tra il Comune e il complesso che affaccia proprio sulla piazza.

L’accordo prevede che l’area sia data in concessione proprio al condominio, che si dovrà occupare della manutenzione.

Così, per evitare che l’area diventi ritrovo di sbandati, Palazzo Moroni e i condomini hanno deciso di installare dei cancelli agli unici due lati aperti della piazza che verranno chiusi nelle ore serali, dalle 9 alle 7 del mattino.

Una decisione che sta facendo un po’ discutere e che ha causato più di qualche polemica in città. Alcuni, addirittura, hanno paragonato questa decisione a quella che portò nel 2006 la giunta Zanonato a erigere il famigerato “muro” di via Anelli.

Ma Palazzo Moroni sostiene si tratti solo di un malinteso: quelle recinzioni apparse in questi giorni si riferiscono ad un’area di cantiere in fase di installazione per degli altri lavori che deve fare il condominio, nulla hanno a che vedere con la cancellata concordata.

“Non vogliamo mica farla diventare una fortezza” fa sapere il Comune, promettendo che quello che verrà installato sarà ben più sobrio.

Un chiarimento che comunque provoca una riflessione: recintare la piazza è davvero la decisione giusta per combattere il degrado? Sarà sufficiente a far desistere malintenzionati e spacciatori o questi, semplicemente, si sposteranno altrove?