SGOMINATA LA CENTRALE PADOVANA DELLA TRUFFA
Chiesto il rinvio a giudizio per 41 persone accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata e continua e autoriciclaggio. Chiuse le indagini coordinate dal PM della Procura di Padova Roberti che si prepara a dar battagli in tribunale. Operazione realizzata grazie al lavoro in sinergia tra Carabinieri di Monselice e Guardia di Finanza che ha avuto origine grazie alle prime denunce da parte di alcuni anziani vittime di un congegnato raggiro. Pedinamenti, intercettazioni e perquisizioni hanno portato al fermo di due membri della banda durante l’estate 2023, riuscendo così a risalire all’intero sistema criminoso i cui vertici sarebbero per lo più padovani. Tre i Call Center a disposizione dalla banda ; due con sede nel padovano e il restante a Torino dai quali grazie a una 30ina di collaboratori, partivano le chiamate verso anziani fragili per lo più tra i 65 e gli 80 anni a cui proponevano un semplice questionario telefonico con un viaggio come premio finale. Per aggiudicarsi il premio alcuni incaricati raggiungevano successivamente a domicilio le vittime che sottoscrivevano un contratto impegnandosi a loro insaputa a pagare ingenti somme. Messi davanti all’evidenza, veniva offerta loro una mediazione tramite una forte scontistica rispetto alle cifre dovute in principio, obbligando così le vittime ad acquistare pentolame a caro prezzo. Un giochino che ha fruttato al manipolo criminale guadagni per oltre 3 milioni di euro incassati attraverso bonifici intestati a società aperte e ripulite in grande velocità.