BORSEGGI VENEZIA: 23 ACCUSATE DI FURTI E VIOLENZE
Un anno e mezzo di indagini dei Carabinieri di Venezia ha portato a 23 provvedimenti cautelari tra arresti e divieti di dimora nei confronti di altrettante persone per furto aggravato, violenza, minacce, lesioni personali, indebito utilizzo delle carte di credito, ricettazione, riciclaggio, violazione del foglio di via obbligatorio. Il fenomeno oggetto di indagine è quello degli odiosi borseggi nella città lagunare. Tra le arrestate, quasi tutte donne di origini croate e bosniache, anche una 23enne incinta. Per otto indagate è stato chiesto l'arresto in carcere, per 8 il divieto di dimora in Veneto, per 6 il divieto di dimora nella provincia di Venezia e uno invece per Genova. L'indagine è stata avviata nel giugno del 2023 e si è protratta fino a dicembre del 2024, per un 'bottino' di oltre 50 mila euro accertando 32 episodi di borseggi. Le borseggiatrici più piccole, di età inferiore ai 14 anni, venivano maltrattate quando non riuscivano a ottenere un bottino ritenuto “adeguato” dalle loro boss: in questi casi erano costrette a subire percosse. Determinate a compiere i borseggi, molte delle indagate reagivano con violenza fisica contro le persone che segnalavano la loro presenza o che le bloccavano, provocando anche lesioni, in particolar modo ad una donna che è finita in ospedale per traumi e contusioni. Nel gruppo anche tre uomini che sono stati indagati in quanto è stata accertata la loro complicità: alloggiavano in alberghi del veneziano accudendo i figli, accompagnando le mogli alla stazione ferroviaria e andando a riprenderle. Sono stati eseguiti tre arresti anche all'estero. Molte le difficoltà per rintracciare le indagate, la più anziana di 34 anni, la maggior parte meno di 27 anni, tutte senza fissa dimora.