IL VIRUS E BOCELLI: LE NUOVE FRONTIERE DELLA TRUFFA
Dallo specchietto dell'auto, ai finti avvocati, ai marescialli dei carabinieri fittizi, fino agli incidenti stradali. Non c'è veramente limite, alla fantasia degli aspiranti truffatori, che continuano a prendere di mira sempre le stesse vittime - le persone fragili e sole, quindi soprattutto gli anziani - ma trovano sempre nuove modalità e scuse per agganciare le loro potenziali prede. Gli ultimi due casi sono tanto curiosi quanto, purtroppo, esplicativi anche del fatto di quanto sia semplice individuare gli argomenti più disparati per catturare l'attenzione del malcapitato di turno.
In provincia di Verona, per esempio, una signora è stata contattata al telefono di casa da un uomo che si è presentato come Matteo Bocelli, figlio del celebre tenore. Un aggancio tramite un messaggino che le prometteva l'arrivo di un pacco regalo tutto per lei, contenente una somma di denaro e una tavolozza di colori. Per riceverlo, però, sarebbe stato necessario effettuare un versamento - circa 6 mila euro. Un raggiro che non è andato a buon fine quando la signora, anziana e purtroppo per lei decisamente ingenua, per quanto in buona fede, si è presentata all'ufficio postale di Negrar chiedendo di effettuare l'operazione di postagiro: è stata la direttrice della filiale, avvertito l'odore di bruciato, a consigliare alla donna di rivolgersi alle forze dell'ordine.
Non è però questa l'ultima trovata, in fatto di truffe agli anziani. Un uomo, in Lombardia, è stato contattato telefonicamente da una persona che ha utilizzato la classica scusa del parente in difficoltà, ma l'ha adeguata ai tempi e alle paure tipiche del periodo: "Sua figlia è ricoverata in gravi condizioni in ospedale con il virus del West Nile", diceva la voce all'altro capo della cornetta. "Servono subito 5mila euro per somministrarle le cure necessarie". La vittima, un'ottantenne, preso dal panico ha consegnato i soldi alla persona poi arrivata al suo portone, ma è riuscito a recuperarli dopo l'intervento dei Carabinieri. Due casi, recentissimi, che ci fotografano però quanto truffatori senza scrupoli siano pronti a orchestrare per tendere le loro trappole alle vittime.