UNIVERSITÀ OCCUPATE PER GAZA E LA FLOTTILLA
I presidi pro Palestina e a favore della Global Sumud Flottilla in tutto il paese non si arrestano e anzi ora entrano con prepotenza nelle Università. Nelle ultime ore si sono registrate occupazioni in decine di atenei italiani.
A Padova, dopo una prima azione studentesca a Sociologia, mercoledì mattina il Cau, Collettivo Autorganizzato Universitario, ha bloccato l’accesso al Beato Pellegrino, sede degli studi umanistici.
Striscioni alle pareti e del nastro rosso per lanciare un forte messaggio contro le occupazioni israeliane della Striscia.
Stop ad ogni tipo di accordo con lo Stato Ebraico, prese di posizione ufficiali per un embargo militare a Israele da parte di rettrici e rettori degli atenei e una maggiore attenzione alle voci degli studenti sono le richieste dei giovani che si elevano da tutto il paese.
E intanto tutti gli occhi sono puntati sulla Global Sumud Flottilla, che in queste ore si trova già a meno di 100 miglia nautiche da Gaza.
Gli attivisti hanno tutta l’intenzione di proseguire fino in fondo nell’obiettivo di rompere il blocco navale israeliano, aprire un corridoio umanitario e consegnare aiuti alla popolazione palestinese.
Se dovesse scattare il blocco navale da parte della Marina Militare Israeliana, la Cgil ha fatto sapere che proclamerà uno sciopero generale in tutti i settori pubblici e privati. E decine di migliaia di persone in tutta Italia ancora una volta scenderanno in piazza. A Padova già preannunciati il blocco dell’Interporto e una manifestazione davanti alla Prefettura alle ore 18.00 del giorno in cui sarà fermata la Flottilla.