VIA DA RE, ENTRA RIZZO: SEI CANDIDATI PER IL VENETO
Un mese alle elezioni regionali: la corsa dei partiti e dei movimenti si fa incandescente, perché chi non ha ancora completato la raccolta delle firme necessarie dovrà stringere i tempi-. Tra venerdì e sabato liste, candidati, coalizioni e simboli vanno depositati in Corte d’Appello a Venezia, dopodiché dalla prossima settimana si conoscerà, dopo il vaglio dei giudici, quali nomi finiranno ufficialmente sulle schede elettorali con cui i veneti eleggeranno nuovo presidente e consiglieri regionali, il 23 e 24 novembre prossimi.
Almeno sulla carta, i candidati presidente che hanno annunciato la loro corsa rimangono sei in tutto, anche se due si sono dati la staffetta negli ultimi giorni. Oltre ad Alberto Stefani e Giovanni Manildo, candidati di punta delle coalizioni rispettivamente di centrodestra e centrosinistra, ci sono quelli supportati dalle singole liste: Fabio Bui (Popolari per il Veneto), Riccardo Szumski (Resistere) e Lorenzo Damiano (Pescatori di pace).
È uscito di scena invece Toni Da Re: l’ex leghista, uscito dal Carroccio due anni fa, espulso dopo le ferventi critiche alla gestione di Salvini del partito, si era candidato come frontman di Liga Repubblica Veneta, movimento nato come indipendentista che però nell’ultima settimana ha fatto marcia indietro, schierandosi al fianco della coalizione che sostiene Stefani e rinunciando a Da Re, su cui la Lega aveva posto il veto. Al suo posto, però, il sesto candidato è Marco Rizzo. L’ex leader di Rifondazione Comunista è ora il capolista di “Democrazia Sovrana Popolare”, un movimento in cui le posizioni sono ben poco nette, una sorta di imprevedibile sinistra in stile Vannacci, anti-sistema, antieuropea e anti-bellicista. “Il Veneto ha bisogno di un'autonomia concreta che è possibile solo grazie all'ottenimento di una vera sovranità, il manifesto elettorale di Rizzo, “Le istanze della gente comune vengono solo usate come rumorosa e inutile grancassa mediatica al servizio di destre e sinistre fasulle. È ora di cambiare davvero”.