APPALTI, LA CGIL VENETO DICE NO AL PROTOCOLLO
“No a un protocollo che non garantisce tutele reali per chi lavora negli appalti pubblici.” È questo il messaggio lanciato dalla Cgil Veneto, scesa in presidio a Venezia nella mattinata di lunedì. Il sindacato ha deciso di non sottoscrivere il Protocollo sugli appalti proposto dalla Regione, giudicandolo insufficiente a garantire diritti, sicurezza e legalità.
Tra le richieste avanzate dalla Cgil, il divieto del subappalto a cascata, una pratica che – secondo il sindacato – frammenta le responsabilità, peggiora le tutele e aumenta il rischio di infortuni.
Il sindacato chiede inoltre un confronto preventivo con i sindacati nella fase di predisposizione dei bandi, l’applicazione uniforme del contratto nazionale di settore a tutte le imprese coinvolte, e clausole sociali per garantire la continuità occupazionale in caso di cambio appalto.
Punto centrale del presidio, la sicurezza sul lavoro, con il Veneto che continua a registrare numeri preoccupanti di infortuni e morti bianche.
La Cgil chiede infine che i costi della manodopera e della sicurezza siano esclusi dai ribassi d’asta, per evitare che a pagare il prezzo più alto siano, ancora una volta, le lavoratrici e i lavoratori.