BORSEGGI : CRESCE LA TENSIONE A VENEZIA
Piaga inarrestabile quella dei borseggiatori in azione tra le calli veneziane. Da inizio anno 140 fermi realizzati dalle Forze dell’Ordine impegnate quotidianamente nel fronteggiare il fenomeno. Le leggi italiane però hanno maglie troppo larghe e in cella non finisce nessuno. Spesso si tratta di ragazze minorenni che affidate a qualche comunità dopo qualche giornata di permanenza nella struttura si danno alla fuga. Molte inoltre sono in dolce attesa è questo permette loro di evitare di essere incarcerate. Come locuste sono ovunque come documentato dalla pagina social “Veneziani non distratti “ che ormai da tempo è impegnata in difesa dei turisti nel vanificare le scorribande dei borseggiatori. Armati di cellulari per diffondere in rete l’identità dei soliti stacanovisti del borseggio e al grido di “ladroni andate via” o “attenzione borseggiatori” frasi tradotte anche in inglese , i “volontari anti-borseggio” seguono i razziatori fino a farli desistere dai loro intenti. In altre occasioni però la faccenda ha un esito ben diverso, come avvenuto sabato. Un turista si è accorto del tentativo di furto e spalleggiato da amici ha duramente percosso il ladro che ha estratto uno spray urticante nel tentativo di guadagnare la salvezza , azione che però non ha avuto successo. Sul posto l’intervento delle Forze dell’Ordine e del Suem 118. La tensione cresce e il pericolo di risposte violente da parte di chi si trova improvvisamente messo spalle al muro è concreta. Sanno che non gli succederà nulla legalmente parlando e non hanno nulla da perdere. Situazione paradossale quella che ha visto anche un agente della Locale inseguire un borseggiatore lungo il Ponte della Libertà a Venezia , approfittando di un “passaggio” offerto da un centauro in sella a uno scooter che assistendo all’inseguimento in Piazzale Roma ha fatto smontare la propria fidanzata per aiutare l’agente che così è riuscito a intercettare il ladro.