DA TUTTA ITALIA A VENEZIA, IL CORTEO PER LA FENICE
Erano a centinaia, tra le maestranze, i colleghi lavoratori, i rappresentanti di diverse sigle sindacali ma anche tantissimi semplici cittadini. I lavoratori del Teatro La Fenice sono tornati a manifestare, lunedì pomeriggio, e a protestare contro la nomina di Beatrice Venezi a direttrice musicale dello storico teatro veneziano, sia contro la Soprintendenza che contro il Ministero della Cultura. Gli orchestrali veneziani, con tanto di strumenti, si dono ritrovati davanti alla stazione ferroviaria di Venezia Santa Lucia, portando materialmente la loro musica fuori dallo storico teatro
Si tratta del secondo raduno, dopo quello che, alcune settimane fa, era andato in scena in campo Sant'Angiolo, un primo appuntamento estremamente partecipato che aveva visto decine e decine di cittadini veneziani esprimere la loro solidarietà alle maestranze della Fenice, anche semplicemente con la loro presenza. In quell'occasione, si era svolto un vero e proprio concerto all'aperto, in concomitanza con lo sciopero del Wozzeck, l'opera che avrebbe dovuto aprire la stagione autunnale come prima assoluta ma che saltò proprio per la mobilitazione degli orchestrali.
Stavolta, la manifestazione che da Santa Lucia si è snodata per la città, arrivando fino a sotto il teatro fino campo San Fantin, ha visto le maestranze della Fenice sfilare sotto lo striscione dal titolo «Un passo dopo l'altro, la nostra voce». Una mobilitazione che ha raccolto la solidarietà dei colleghi di tanti teatri italiani, arrivati a Venezia appositamente per sfilare insieme agli orchestrali: tra questi i rappresentanti arrivati dalla Scala di Milano, dal Regio di Torino e dall'Arena di Verona. Tutti uniti per ribadire la richiesta di un «confronto reale tra direzione e lavoratori nelle scelte che riguardano il futuro della Fenice».