RIPULITE LE TEGNÙE DI CHIOGGIA, 250 KG DI RIFIUTI
Due quintali e mezzo di spazzatura, che fino a pochi giorni fa stava sul fondo del mare. È stata un successo la pulizia delle Tegnùe di Chioggia, le formazioni rocciose ricche di biodiversità poco al largo della costa.
Un intervento straordinario, reso possibile dal progetto Poseidone, cofinanziato dall'Unione Europea nell'ambito del Programma Interreg Italia Slovenia, con un budget di oltre 4 milioni e 300 mila euro. In tre giorni gli Operatori Tecnici Subacquei hanno rimosso dal fondale 250 kili di rifiuti.
Attrezzi da pesca, pneumatici, cavi in acciaio, reti, calzature, imballaggi, indumenti, zavorre. Di tutto e di più. Gli operatori hanno lavorato per 14 ore/uomo, suddivisi in 2 gruppi da 2 sommozzatori ciascuna, ad una profondità massima di 23 metri.
Un lavoro anche di precisione, dal momento che i rifiuti sono stati asportati nel rispetto delle specie viventi nelle Tegnùe. La spazzatura raccolta è stata poi conferita a Veritas per lo smaltimento.
Al momento è stato ripulito il 70% dell'area 3 dell'intero sito. Di lavoro, insomma, ce n'è ancora molto da fare e il Comune di Chioggia lo sa bene, essendo da maggio 2023 unico ente gestore delle Tegnùe ed è sua responsabilità coordinare le azioni di cura, a partire dalla pulizia. Non è solo questione di paesaggio sottomarino: i rifiuti, degradandosi, entrano nella catena ecologica, arrivando nel pesce di cui ci cibiamo.
Interventi come quello appena svolto sono necessari, in particolar modo per un sito che aspira ad essere considerato nella corsa al riconoscimento UNESCO.