TRAGEDIA DI CAVALLINO, LA MADRE NON SARA’ INDAGATA
La Procura di Venezia ha aperto un fascicolo d’inchiesta contro ignoti in seguito alla morte del piccolo Carlo, il bimbo di sei anni ritrovato senza vita in mare a Cavallino Treporti, dopo quasi dodici ore di ricerche.
Da un lato la necessità di fare chiarezza sulle cause della tragedia, dall’altro però la volontà di non dare un altro peso alla famiglia.
Agli occhi degli inquirenti l’eventuale iscrizione tra gli indagati della madre appare come un accanimento di fronte a fatti già piuttosto evidenti: sono bastati pochi istanti di distrazione per perdere di vista Carlo. E altrettanto immediate sono state le mobilitazioni che presto hanno coinvolto centinaia di bagnanti, rimasti in spiaggia per ore alla ricerca del piccolo. Le immagini della catena umana formatasi sulla spiaggia hanno fatto il giro del paese. Purtroppo, però, l’esito è stato infausto.
E tra i soccorritori c’erano anche i volontari della Croce Verde di Cavallino Treporti, che hanno pubblicato una toccante lettera di saluto al piccolo. “Ti abbiamo cercato con il fiato corto e le mani tremanti, e quando ti abbiamo trovato il silenzio ha gridato più forte di qualunque sirena”.
Sul corpo di Carlo non è ancora stata disposta l’autopsia, non è escluso però che la decisione possa essere presa in un secondo momento.
In spiaggia intanto tutto prosegue come sempre ma il clima è tutt’altro che spensierato e vacanziero. Silenzio, dolore e ancora un via vai verso quegli scogli diventati un piccolo altarino dedicato a Carlo.
A Roncade, dove il bimbo viveva con la famiglia, nel giorno dei funerali sarà lutto cittadino. Cavallino Treporti già nelle scorse ore aveva annullato qualsiasi manifestazione pubblica.