VENEZIA CONTRO LE KEY BOX, PRESTO UNA STRETTA
Le famigerate key box, scatolette contenenti chiavi per il self check in negli appartamenti turistici, negli ultimi anni si sono moltiplicate in tutte le città del Bel Paese. Un fenomeno che non ha risparmiato nemmeno una perla come Venezia e che obbliga ora la città d’acqua ad attuare delle contromisure urgenti.
Già nel 2023 il soprintendente Fabrizio Magani faceva notare come tali stratagemmi fossero privi di autorizzazione paesaggistica e non inseriti nel regolamento comunale. Avvisaglie però cadute nel vuoto.
A qualche mese fa risale invece la raccomandazione del prefetto di Venezia, Darco Pellos, che ha invitato tutti i sindaci del veneziano a rispettare la circolare del Viminale: un divieto esplicito per il check in a distanza per questioni di sicurezza.
Lo scopo del provvedimento era quello di limitare l’uso delle key box, che, ad oggi, non sono ancora vietate in modo esplicito. I risultati però non sono arrivati e per questo motivo il Comune di Venezia sta pianificando un intervento attraverso una modifica del regolamento edilizio.
Spazio allora all’analisi dell’assessore all’urbanistica Massimiliano De Martin che ha sì preannunciato dei cambiamenti, ma anche fatto intendere che per trovare una soluzione ci vorrà del tempo.
Nel mentre, Venezia rischia di rimanere sempre più in balia di un turismo selvaggio che mette in pericolo l’anima di una città tanto bella, ma allo stesso tempo assai delicata.