MAXI BLITZ DELLA POLIZIA: 33 MISURE CAUTELARI
VERONA - Ventisei custodie cautelari in carcere e sette divieti di soggiorno nella provincia di Verona. Sono i provvedimenti emessi nei confronti di indagati di origine marocchina, con precedenti penali, senza fissa dimora ed irregolari sul territorio nazionale, protagonisti nei mesi scorsi di gravi e reiterati reati. Scippi, rapine, accoltellamenti, minacce e violenze compiute sempre nella stessa zona, intorno alla stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova e di Piazzale XXV Aprile.
Le indagini coordinate dal Tribunale di Verona sono durate sei mesi e hanno visto impegnati 140 unità della Polizia di Stato. Mentre gli indagati continuavano ad agire forti della loro impunità, gli investigatori raccoglievano prove e ricostruivano punto per punto ogni singolo episodio.
Un modus operandi consolidato e ripetuto, rafforzato dallo stretto legame di solidarietà tra gli indagati, pronti a spalleggiarsi nella commissione dei delitti. Le vittime casuali erano avvicinate con una scusa e poi aggredite di spalle da un complice, minacciate e rapinate. Tra gli indagati, anche i due marocchini, già in carcere dopo il fermo dello scorso giugno. I due avevano partecipato, insieme ad altri quattro complici alla spedizione punitiva ai danni di un connazionale che, due settimane prima, aveva tentato invano di salvare un ragazzo somalo finito nel canale Camuzzoni.Alcuni degli arrestati risultavano già destinatari di provvedimenti del Questore, come il Daspo Willy, che continuavano a violare. Diciasette indagati sono ancora ricercati e saranno arrestati nelle prossime ore.