BRENDOLA: BRACCONIERE PRESO IN FLAGRANZA DA POLIZIA
Dal fucile alterato all’abbattimento di fauna particolarmente protetta: sono le ipotesi di reato nei confronti di un bracconiere di Brendola, nel vicentino, messo nei guai dal canto del prispolone. Si tratta di un uccello grande poco più di 10 centimetri ma con un canto potente, tanto da attirare l’attenzione, qualche giorno fa, della Polizia Provinciale di Vicenza impegnata in un controllo venatorio nel territorio di Brendola.
Seguendo il canto di questo volatile, gli agenti di Polizia Provinciale hanno trovato un vietatissimo richiamo acustico elettromagnetico nascosto sotto al fogliame in un vigneto. Appostatisi, hanno individuato un soggetto con abbigliamento mimetico intento a sparare a due esemplari di prispolone, specie particolarmente protetta, riuscendo ad abbatterne uno.
Colto il bracconiere in flagrante, gli agenti hanno rinvenuto il telecomando per il comando a distanza del richiamo acustico elettromagnetico. La perquisizione dell’abitazione ha portato al sequestro di 8 fucili, 11 silenziatori artigianali, migliaia di munizioni di vario calibro, inneschi e polvere da sparo, gabbie a scatto e gabbie con richiami vivi. Tre lucherini vivi sono stati liberati in loco e un fringuello è stato affidato alle cure del caso. Niente da fare, invece, per gli oltre cento uccelli trovati senza vita, tra cui specie particolarmente protette e specie protette.