CHE RABBIA A BARI: PADOVA, UNA SOSTA DAVVERO AMARA
Il ko di Bari servirà di lezione. Alla seconda sosta del torneo cadetto, il Padova arriva con una sconfitta amarissima da smaltire. Perchè al San Nicola, sabato pomeriggio, si è visto tutto e il contrario di tutto. Prima, almeno per un’ora, una squadra che ha confermato i propri progressi, e che nonostante avesse di fronte una formazione – quella pugliese – con l’acqua alla gola e la necessità assoluta di non fare altri passi falsi, ha saputo contenerne le sfuriate, ha giocato bene e comandato le operazioni con merito e con metodo. Poi, da squadra di categoria, ha colpito con Bortolussi, che ha infilzato la difesa locale senza lasciare scampo. Poi, però, è emersa tutta l’inesperienza, di questo Padova: condannato da un rimpallo, che ha costretto Capelli a concedere il rigore, il cartellino rosso, e a spianare la strada al pareggio prima, e al raddoppio del Bari poi. Una sconfitta che brucerà per tutta la settimana.
Ora c’è tempo per resettare. Il Padova lavora senza impegni, visto che nel prossimo weekend non si gioca per la sosta delle nazionali. Poi, domenica 19, sarà ancora in trasferta a Catanzaro. Quindi il 26 ottobre, al ritorno all’Euganeo, arriverà la Juve Stabnia. E sarà una domenica di grande attesa, perché coinciderà con il ritorno in campo, e la prima in biancoscudato, del Papu Gomez.