CITTADELLA ANCORA KO: IL RISCHIO SERIE C È CONCRETO
E adesso, per il Cittadella sono davvero grossi guai. Al Tombolato, la gara della quart'ultima giornata di serie B inizia con la grande paura: il malore che colpisce due tifosi e che richiede addirittura l'intervento dell'elisoccorso sul prato dell'impianto, per un 70enne in arresto cardiaco rianimato dai sanitari in tribuna e poi portato in ospedale (immagini courtesy Trivenetogoal). Poi, passata la paura in tribuna, si apre quella sul campo, perché la classifica adesso incute davvero pensieri nefasti.
Quello che tre mesi fa sembrava un epilogo inimmaginabile, con i granata vittoriosi a Pisa (era la 25esima giornata) e proiettati ad un solo punto dalla zona playoff, ora sta diventando una tremenda realtà. Da allora, era l'inizio di febbraio e la squadra di Dal Canto aveva 30 punti in classifica, i granata si sono letteralmente piantati: cinque miseri punti raccolti nelle successive dieci giornate, e con le ultime tre sconfitte consecutive la retrocessione è uno spettro concreto.
Contro il Brescia, al Tombolato, i granata crollano per la terza volta in quelli che erano tre scontri diretti per la salvezza: dopo Reggiana e Samp, anche le Rondinelle del grande ex Maran racimolano contro un Cittadella spento e quasi demoralizzato i punti che possono decidere la permeanza in categoria. A decidere il match è, al minuto 32 della prima frazione: cross dalla trequarti di Bisoli, e palla a Borrelli che anticipa Salvi, e con un tuffo di testa insacca il pallone all’angolino battendo Kastrati. Un gol che pesa come un macigno, sul campionato granata. La squadra nella ripresa prova a spingere maggiormente, ma il Brescia si difende con ordine. Okwonkwo, potente ma centrale; Voltan, sinistro a lato sul fondo. I tentativi granata non riescono a pungere, e anzi il Brescia va più vicino al raddoppio di quanto i padroni di casa non sfiorino il pari. Alla fine, lo 0-1 suona quasi come una sentenza: punti alla mano, le ultime tre giornate possono ancora ribaltare tutto, ma a patto che, soprattutto contro Frosinone e Salernitana, il Cittadella cambi faccia e cambi passo, altrimenti il destino è segnato.