PADOVA-AVELLINO, È UN PARI SPETTACOLO ALL'EUGANEO
Il Padova c'è, sta bene, gioca e diverte. magari avrà ancora qualcosina da limare, è evidente, ma il 2-2 ottenuto nel turno infrasettimanale all'Euganeo contro l'Avellino, che arrivava da tre vittorie di fila, è un pareggio che pesa, e molto, e che conferma la crescita della squadra sotto il profilo del gioco dopo le due vittorie contro Entella e Monza.
Anche perché la partenza della squadra di Andreoletti è da manuale: al minuto 9 Sgarbi porta avanti i biancoscudati, con la zuccata sul corner di Favale, e al 29esimo Buonaiuto, che poco prima era stato fermato dal palo, timbra l'immediato raddoppio chiudendo un'azione splendida e orchestrale con un sinistro a giro che fa impallidire Iannarilli. Uno spettacolo assoluto per l'Euganeo.
Solo che l'Avellino, altra neopromossa, non è certo una sq1uadra arrendevole e lo dimostra subito. L'ex Biasci accorcia le distanze al termine di una bella manovra palla al piede solo due minuti dopo il 2-0, e al 44', con la squadra in dieci per il soccorso a Varas e una difesa un po' troppo leggera, tocca a Lescano trovare il 2-2 che chiude un primo tempo decisamente pirotecnico.
Nella ripresa, i ritmi forsennati non ci sono più ma nessuna delle due squadre si ritrae all'indietro, anzi. Kumi chiama Fortin a distendersi alla sua destra, Buonaiuto dio testa sfiora il bis ma angola troppo la conclusione. Ci provano anche Capelli e il neoentrato Lasagna, mentre Biasci scheggia la traversa a chiusura di un veloce contropiede. Il pareggio finale è un pari che pesa, perché conferma la crescita e la solidità di una squadra che gioca, diverte e sembra dare di settimana in settimana nuovi segnali più che incoraggianti.