ACCORDO (O QUASI) DI PACE TRA INDIA E PAKISTAN
Se in Ucraina e a Gaza la missione di pace statunitense sembra piuttosto complicata, al contrario in Asia si è fatta sentire l’influenza di Trump. Nella giornata di sabato India e Pakistan avrebbero trovato un accordo riguardo la fine delle ostilità. Dopo oltre 60 vittime e numerosi feriti le due potenze nucleari hanno raggiunto l’intesa per un “pieno e immediato cessate il fuoco”. A dare la notizia in anteprima è stato proprio il Presidente Americano tramite i suoi social. "Dopo una lunga notte di colloqui mediati dagli Stati Uniti”, ha scritto Donald Trump, i due Paesi hanno dato prova di "buon senso e grande intelligenza". In seguito, proprio Islamabad, ha ringraziato la Casa Bianca per il ruolo da mediatore. Nonostante Washington rivendichi il risultato, diverse sono le segnalazioni di nuove esplosioni e attacchi di droni, precisamente nelle città indiane di Jammu e Srinagar. Le autorità indiane attribuiscono al Pakistan la violazione dell’accordo, con la controparte che respinge le accuse. Non è chiara quindi la responsabilità delle ulteriori tensioni: lo stesso Antonio Tajani, Ministro degli Esteri, si è espresso sulla vicenda, con la speranza che il cessate il fuoco diventi “duraturo”.