CONFLITTO ISRALE-IRAN, SIAMO AI TITOLI DI CODA?
La guerra dei dodici giorni potrebbe essere giunta al capolinea, o quasi.
L’ha definita così Donald Trump, che nella notte ha annunciato un accordo sul cessate il fuoco tra Iran e Israele.
La tregua tra le due potenze del Medio Oriente avrà una durata di sole 12 ore. Stando però alle parole del presidente americano, questa dovrebbe portare a una totale conclusione della guerra.
Tutto bene fin qui, ma se il buongiorno si vede dal mattino, Teheran ribalta completamente la situazione. Poco dopo l’annuncio relativo alla fine delle ostilità da parte di Benjamin Netanyahu, le sirene sono tornate a suonare nel nord di Israele. Secondo il Times of Israel, due missili balistici iraniani sono stati intercettati dal Idf, che ha prontamente invitato i civili a ripararsi nei rifugi antiaerei.
Dura la reazione da parte del Ministro della Difesa Israel Katz, che ha subito messo in allerta le forze militari. "Risponderemo con forza alla violazione del cessate il fuoco”, commenta, “con attacchi intensi contro obiettivi del regime di Teheran”, queste le istruzioni fornite dal Governo.
La risposta della controparte però lascia tutti spiazzati. La repubblica islamica nega qualsiasi coinvolgimento, ribadendo di non aver violato il cessate il fuoco. A riportarlo sono le due principali fonti di informazione iraniana, l’emittente IRIB e l’agenzia di stampa Isna, citate da Al Jazeera.
A sua volta l’Iran accusa Tel Aviv di aver sferrato un attacco, rendendo in questo modo sempre più fragile il piano americano. Il leader statunitense ha accusato entrambe le parti di aver violato il patto, esortando Israele a non sganciare bombe e ritirare i suoi piloti. Il botta e risposta tra Gerusalemme e Teheran preoccupa e non poco la stabilità delle relazioni internazionali, con Trump che dovrà essere chiamato nuovamente in causa per evitare un ulteriore escalation.