GAZA, UCCISO REPORTER IN UN OSPEDALE
L’ennesimo reporter ucciso nella Striscia di Gaza. Nella notte le forze di difesa israeliane hanno condotto un raid contro l’ospedale Nasser, situato vicino al campo profughi di Khan Yunis, nel sud della Striscia.
Il bombardamento ha ucciso un notevole numero di persone, che Tel Aviv aveva identificato come terroristi.
Tra le vittime anche il giornalista palestinese Hassan Aslih, che si trovava nell’ospedale per ricevere cure mediche in seguito a gravi ustioni causate da un precedente attacco israeliano.
Lo stesso esercito israeliano ha affermato che il centro medico era utilizzato dai terroristi di Hamas come quartier generale per pianificare attacchi contro lo Stato Ebraico.
Per eliminare i sospetti terroristi, Tel Aviv ha dichiarato di aver utilizzato munizioni ad alta precisione, per evitare danni collaterali.
Hassan Aslih ne è però rimasto vittima, e la sua morte si somma a quella di oltre 200 giornalisti uccisi da Israele, alcuni dei quali lasciati bruciare vivi.
L’ospedale è stato più volte oggetto di operazioni militari israeliane: l’ultima di queste aveva ucciso il nuovo premier di Gaza, Ismail Barhoum, lo scorso 23 aprile.
Stando alle stime, attualmente sono morti più giornalisti a Gaza che nelle due guerre mondiali, la guerra di Corea, il conflitto in Vietnam, lo scontro nei Balcani e la guerra in Ucraina, messi insieme.