LA PACE IN UCRAINA È ANCORA UN MIRAGGIO
La pace in Ucraina si fa sempre più difficile. Mosca si prepara ai festeggiamenti per l’80esimo anniversario della vittoria nella Seconda Guerra Mondiale, ma la tregua reclamata per l’occasione non è stata siglata.
Il presidente ucraino Zelensky ha affermato di non poter garantire la sicurezza dei leader durante la parata.
Alla sfilata sarà presente anche il presidente cinese Xi JinPing, che atterrerà a Mosca il 7 maggio, in una capitale che in questi giorni è stata bersagliata dai droni ucraini.
“Putin è ansioso di mostrare i carri armati alla parata, ma dovrebbe pensare a come porre fine alla guerra”, scrive Zelensky sulla piattaforma X.
Il leader ucraino critica infatti i 3 giorni di tregua invocati dal Cremlino per festeggiare gli 80 anni della vittoria sul nazismo, quando ha invece ignorato la richiesta di cessate il fuoco avanzata dagli Stati Uniti.
La commemorazione della sconfitta del nazismo nel 1945 è per la Russia una narrativa significante anche nella guerra in Ucraina.
Secondo il Cremlino, l’attacco all’Ucraina è una continuazione della guerra di liberazione dal nazismo, Berlino prima, Kiev ora.
In un’intervista, Putin ha dichiarato di disporre dei mezzi necessari per vincere la guerra, anche senza usare la bomba atomica.
“Non c’è stato bisogno di usarla, e spero non sarà necessario”, afferma il presidente russo, lasciando comunque aperta una minaccia non troppo velata.
Donald Trump, che nel tempo si era mostrato sempre ottimista nel raggiungimento di un accordo, fa marcia indietro.
Anche per il presidente americano la pace è ormai impossibile, per un “odio tremendo” tra Putin e Zelensky.
Da Washington arriva anche un nuovo armamento per Kiev: il sistema di difesa aerea Patriot, precedentemente in utilizzo nell’esercito israeliano.