OSTAGGIO BACIA UN SOLDATO HAMAS, SCATTA LA POLEMICA
Non sono mancate le crisi questo weekend, in occasione dell’ultimo scambio di ostaggi e detenuti previsto per la prima fase.
Ad accendere gli animi, infatti, è stato particolarmente un gesto compiuto da uno degli ostaggi rilasciati, il 22enne Omer Shem Tov. Mentre guardava sorridendo le telecamere sul palco-cerimonia allestito da Hamas, ha, sotto richiesta di un militante, baciato sul capo due soldati terroristi.
La risposta di Israele non si è fatta attendere, che ha subito deciso di posticipare la liberazione dei 602 detenuti previsti dagli accordi, soluzione adottata anche a fronte del comportamento disonesto di Hamas, in merito alla restituzione del corpo di Shiri Bibas, che è stato consegnato ufficialmente prima del rilascio degli ostaggi.
Le acque sembrano tuttavia essersi calmate, in quanto Hamas si è detta “disposta a rivedere la cerimonia del rilascio degli ostaggi” e ha dichiarato che verranno consegnate le salme di due ostaggi deceduti in cattività all’Egitto, paese mediatore. In cambio, Tel Aviv rilascerà 301 detenuti e, se la formula avrà successo, verrà ripetuta per i restanti.
Successivamente al rilascio degli ostaggi di sabato, Netanyahu ha schierato i tank in Cisgiordania, dove perseverano le operazioni militari, e si è detto pronto a riprendere i combattimenti a Gaza “in qualsiasi momento”.
Il ministro della difesa, Israel Katz, ha confermato lo sgombero di vari campi profughi, “nidi di terrore”, precisando che agli oltre 40.000 sfollati non sarà consentito il ritorno.
Su un altro fronte, si sono tenuti in Libano i funerali dell’ex leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah e del suo successore Hashem Safieddine, morti nel settembre 2024 a seguito di un attacco israeliano.
A sorvolare l’evento, con la presenza di decine di migliaia di sostenitori, l’aviazione israeliana.