PUTIN PARLA AD USA E VATICANO, NO ALLA PACE SUBITO
Al Cremlino squilla il telefono, dall’altra parte della cornetta ci sono Trump e Leone XIV. Mercoledì Vladimir Putin ha parlato nel giro di poche ore sia con il presidente americano sia con il Santo Padre. Stati Uniti e Vaticano si sono nuovamente proposti di mediare per raggiungere la pace in Ucraina.
Le prospettive però rimangono incerte.
Il colloquio con Trump si è protratto per un’ora e un quarto. Una buona conversazione secondo il tycoon, ma non un dialogo capace di portare alla pace immediata. Al momento l’intenzione di Putin è quella rispondere con fermezza al recente attacco ucraino che ha danneggiato 41 aerei da guerra russi.
In serata ecco anche la chiamata con Leone XIV. Il Pontefice ha chiesto alla Russia di fare un passo verso la pace, ribadendo l’importanza del dialogo per creare contatti positivi tra le parti. Al momento però da Mosca pare fiocchino i no: no alla tregua, no al vertice con Zelensky e no al dialogo con gli occidentali che hanno aiutato Kiev.
Intanto la guerra continua. Secondo i dati del Black Bird Group, a maggio i russi hanno occupato più di 500 chilometri quadrati di suolo ucraino, più del doppio rispetto ad aprile. A destare interesse sono anche i dati diffusi dal Centro per gli Studi Strategici e Internazionali di Washington. Si stima che da inizio conflitto siano morti 250mila soldati russi e tra i 60 e 100mila soldati ucraini. Numeri destinati ad aumentare.